Cari amici lettori,
ancora una volta corro il rischio, su questo sito, di sembrare un po’ lungo, ma in questo inizio anno voglio proporvi di testare una serie di esercizi di cui potrete apprezzare i benefici.
Si tratta di un vero e proprio calendario della pulizia a fondo della personalità, fondato sul bisogno di verità e di lucidità nei confronti di noi stessi.
Se viene praticato con regolarità, ci invita a diventare responsabili e coerenti nel nostro percorso spirituale. L’espressione pulizia a fondo non deve scoraggiarvi né spaventarvi, perché la natura pratica dell’insegnamento proposto è delicata, senza accuse, non colpevolizzante. Ciò non le impedisce di essere rigorosa ed efficace, perché in presa diretta con la nostra vita quotidiana.
Il calendario della metamorfosi non è recente perché duemila anni fa veniva già proposto agli allievi del monastero esseno del Krmel. Gli Annali dell’Akasha mi hanno permesso di ritrovarlo, e mi sono semplicemente permesso di modernizzare la formulazione di alcuni contenuti.
È facile metterlo in pratica, perché propone un breve esercizio associato a ogni singolo giorno della settimana, in funzione dell’energia di base che lo caratterizza.
Come per tutti i programmi di trasformazione personale, sarà la costanza nell’applicarlo a garantirne l’efficacia. Se diventa una corvée, allora è inutile svolgerlo: ciò che l’anima non compie con gioia, o perlomeno con piacere e con speranza, la farà crescere ben poco.
Nel nostro caso basteranno cinque minuti al giorno per avviare un bel processo di pulizia interiore. Il lavoro inizierà di lunedì sera per terminare la domenica sera, continuando così per le settimane che riterremo necessarie, e fino a che ne constateremo dei benefici. È importante isolarsi per ciascuna pratica.
Lunedì (associato alle energie della Luna)
L’esercizio consiste nel chiedervi interiormente: «Oggi, e negli ultimi giorni, quali emozioni mi hanno eventualmente toccato e destabilizzato?»
Siate molto onesti con voi stessi, e soprattutto non accusatevi di nulla. Lo scopo sarà solo quello di osservarvi per constatare e identificare ciò che vi ha toccati o feriti.
Durante questo esercizio d’introspezione, terrete fra le mani una ciotola d’acqua, possibilmente con qualche goccia d’acqua di rose o di essenza di rosa.
Quest’acqua assorbirà i residui energetici delle emozioni che vi hanno disturbato e che passerete in rassegna.
Martedì (associato alle energie di Marte)
Chiedetevi: «Oggi, o in questi giorni, ho fatto qualcosa di riprovevole, ho commesso azioni nefaste? Che cosa, in me, non sono riuscito a gestire?»
Siate autentici e datevi una risposta sincera, senza accusarvi di nulla, perché siete qui per imparare.
Mentre vi impegnate in questo dialogo interiore, tenete in mano un piccolo recipiente ricolmo di terra o sabbia. Il suo contenuto assorbirà i residui tossici delle energie eteriche e mentali che potranno ancora ristagnare nella vostra aura.
Finito l’esercizio, lo rendete rispettosamente alla terra, che saprà digerirne le impurità.
Mercoledì (associato con le energie di Mercurio)
Vi chiederete questo: «Oggi, o negli ultimi giorni, che cosa sono riuscito a comunicare, che cosa è emanato da me, attraverso il mio atteggiamento o le mie parole? Ho ricevuto o ho dato?»
Fate l’esercizio tenendo in mano una candela accesa. Una volta terminato, spegnete subito la fiamma fra le dita. Evitate di soffiarci sopra, per non disperdere le presenze sottili che vivono nella fiamma con un soffio che potrebbe essere carico di scorie di prana.
Giovedì (associato alle energie di Giove)
Il vostro interrogativo sarà questo: «Oggi, o in questi ultimi giorni, sono riuscito a prendere un’iniziativa costruttiva, o ho aiutato qualcuno in questa direzione? Se sì – oppure no – per quale veraragione?» Ancora una volta, nessun imbroglio. Quale parte del vostro essere è stata nutrita o, al contrario, è rimasta insoddisfatta, frustrata, o persino gelosa?
Durante questo dialogo interiore con voi stessi, tenete le mani aperte con il palmo rivolto verso l’alto, un po’ in avanti, come i piatti di una bilancia…
Quale dei due piatti è più pesante? Quello sinistro, dalla parte del cuore, o il destro, quello del calcolo?
Terminate l’introspezione ponendo la vostra consapevolezza al centro del petto e, dopo una lunga ispirazione, espirate da lì.
Venerdì (associato con le energie di Venere)
La pratica si focalizzerà su questo interrogativo: «Oggi, o negli ultimi giorni, ho saputo dimostrare amore o amicizia? Se sì, era spontaneo e vero? Se no, che cosa me lo ha impedito?»
Una volta ancora, la sincerità non può avere una mezza misura. Siete qui per vederci chiaro, non per mentire a voi stessi.
Durante l’esercizio incrociate le braccia sul petto, il destro sopra il sinistro. Quando le aprirete, avrete in mente l’immagine di una o più persone verso cui vi ripromettete di manifestare al più presto amore o amicizia.
Sabato (associato con le energie di Saturno)
È il momento di riesaminare la settimana. Interrogatevi sull’insieme delle vostre azioni, emozioni e pensieri: «Sono riuscito a padroneggiare le mie azioni, i pensieri che mi hanno attraversato la mente, le emozioni che ho provato durante la settimana? In quale ambito mi sono lasciato più facilmente destabilizzare? E invece, di che cosa sono più soddisfatto?»
Prendete un foglio di carta e, nei tre ambiti citati, riassumete in una sola parola la carenza o la soddisfazione che hanno caratterizzato la settimana. Poi, in piena consapevolezza, ripiegate il foglio in quattro per imprimervi il segno archetipico e trasformativo della croce universale, poi bruciatelo, sempre consapevolmente, chiedendo la manifestazione del Divino in voi.
Un tempo si scriveva sulla sabbia, poi alla fine si cancellava tutto con la mano, recitando una preghiera.
Domenica (associata alle energie del Sole)
Oggi toccherà a voi costruire due brevi preghiere personali.
La prima sarà una preghiera di ringraziamento alla Presenza divina per tutto ciò che la settimana appena trascorsa vi ha permesso di sperimentare e imparare, che sia stato piacevole o sgradevole.
La seconda preghiera sarà rivolta alla parte migliore di voi, a quella dimensione della coscienza che sapete essere bella e vera, e che vi rappresenta in modo autentico. Si tratta della vostra coscienza superiore. Le chiederete di orientare la settimana entrante in funzione di ciò che sapete di poter migliorare.
Il successo di questa settima pratica dipenderà dalla spontaneità con cui saprete contattare il vostro Sole interiore. Non serve nessun talento particolare per creare queste due brevi preghiere. Basterà lo slancio del cuore.
Nella sua concezione, molto semplice, un calendario del genere può sembrare a prima vista puerile per alcuni. Se lo si guarda da un punto di vista mentale, ci si può chiedere quale sia il legame diretto tra un “gioco di analisi introspettiva” e la ricerca di uno stato di Unità dentro di sé.
Per stabilire questo legame, dobbiamo capire che la serie di esercizi che compongono questo calendario agisce come un filtro o un setaccio.
Siamo tutti esseri multidimensionali e, di conseguenza, “multistrato” nella nostra espressione incarnata.
Ecco perché ogni esercizio tiene conto di questa realtà fondamentale. Tutti sono stati concepiti per setacciare e pulire gli “spazi vibratori” che costituiscono gli strati della nostra anima e della nostra personalità. Sono questi spazi che si riflettono nella nostra aura sotto forma di manifestazioni luminose e colorate.
Fornendoci un metodo per purificare la nostra radianza sottile e, a maggior ragione, i corpi sottili che la generano, gli Esseni prevedevano un cambiamento nel nostro rapporto con gli altri e con il mondo. Secondo loro, l’espressione di una diversa percezione di noi stessi dovrebbe poi sbocciare rapidamente.
Cercando una fluidità di contatto con il mondo attraverso la trasparenza e la pulizia dell’aura, miravano a mettere in evidenza e poi ad aprire la “Porta della Compassione” nel cuore umano. Per loro, questo rappresentava l’inizio di un vero ritorno al Sé, detto altrimenti – e per riprendere i loro termini – il contatto con la “Presenza dell’Eternità” dentro di sé.
Un altro modo per evocare lo stato di Advaita, cioè la sensazione di unità con il Tutto.
© Daniel Meurois e Marie Johanne Croteau-Meurois – Gennaio 2025
Traduzione di Renata Germanet
Tratto da: Esercizi e pratiche di saggezza, ed. Isthar
Illustrazione di origine non identificata