Abbiamo male, di quel Male che attualmente sta marciando sulla nostra Terra. Proprio come voi, ne proviamo una profonda nausea. Proprio come voi, anche, cerchiamo una via d’uscita ma non la vediamo, perché l’impasse che oggi si delinea è evidente. Quindi non possiamo fare altro che denunciare questi movimenti integralisti, totalitari, di una barbarie senza nome, queste macchine nere e senza anima che uccidono su scala planetaria. La loro azione fanatica e spietata si scatena per disorientare e per decimare la popolazione mondiale. È evidente. Sì, la loro oscurità ci colpisce, proprio quell’oscurità che vorrebbe appesantirci… perché ci sentiamo impotenti di fronte a una simile ferocia, proprio come voi.

Allora, che cosa bisogna fare? Sì, che cosa bisogna fare? Non abbiano le istruzioni per un’operazione di salvataggio del nostro mondo. E d’altronde, chi potrebbe pretendere di averle, a parte qualche pseudo messaggero dell’Apocalisse autoproclamato? Pregare, meditare? Ritirarsi in un angolino nella foresta, se le circostanze della nostra vita lo permettono? Potremmo dirvi di sì, certo, perché è legittimo che ognuno cerchi il modo di rafforzare la propria anima. Ma, se ve lo dicessimo, saremo delusi da noi stessi, delusi perché lo stesso ripiegamento su di sé non è altro che una fuga, o una deviazione che prima poi ci ricondurrebbe inevitabilmente di fronte a “ciò” che stanno tramando.

Che cosa bisogna fare? La situazione attuale richiede, urgentemente, un coinvolgimento concreto di tutti coloro che hanno preso coscienza del fatto che ciascuno di noi è responsabile dello stato del nostro mondo, e che ciascuno di noi è una tessera di questo mosaico.

Questo coinvolgimento passa attraverso l’aiuto reciproco, la compassione, l’accoglienza, l’ascolto delle differenze, il rispetto.

Che altro bisogna fare, ancora? Dire un NO massiccio a tutte le forme di asservimento, a tutte le ingiustizie che la nostra società ha generato – non nascondiamocelo – utilizzando la nostra vigliaccheria, le nostre incoerenze, il nostro egoismo e la nostra apatia.

E che cosa non bisogna fare, invece? Negare che sulla Terra stia succedendo qualcosa di molto grave e, per egoismo o per paura, fregarsene completamente. Chinare il capo di fronte alle minacce e alla manipolazione delle coscienze… non reagire, accettare, sonnecchiare, non osare fare nulla per aiutare questo mondo a crescere!

Infine, alimentare quella famosa “tiepidezza” di cui ci parlava il Cristo 2000 anni fa.

La nostra opinione rimane sempre soltanto la nostra opinione… Spetta a ciascuno di noi decidere che cosa fare, in coscienza, con i propri mezzi, ognuno al proprio livello, con la forza della propria audacia, facendo in modo che la nostra anima e il nostro corpo vivano nel triste caos attuale nel modo più amorevole possibile, con coerenza e responsabilità.

Ma quando si fa un passo dentro di sé per stare meglio, si invita anche il proprio vicino a farlo, proprio come attraverso un contagio luminoso. In questo modo si può creare una catena infinita di aiuto reciproco, malgrado venti e maree. Certamente, noi non conosciamo gli sviluppi di ciò che è in gioco in questo momento, proprio come voi. Possiamo solamente intuirli.

Sappiamo soltanto che il Grande Bilanciere cosmico suona un’ora decisiva e richiede urgentemente il nostro coinvolgimento…
Siamo con le spalle al Muro.
 Siamo sulla Terra per aiutare, e non devieremo dal nostro percorso di vita.
 Non siamo in grado di controllare i venti contrari, ma possiamo sicuramente alimentare la Fiamma luminosa che si erge ben diritta nel centro del nostro petto. È il Sigillo della nostra anima… ricordatevi, questo Sigillo lo avete anche voi.

Alla fin fine, amare è questo… significa vedere, costi quel che costi, più lontano dell’oscurità che pretende di inghiottirci.

Allora, la Terra conta su di noi, Lavoratori della Luce… perché siamo già in uno stato di “emergenza cardiaca”.
Pace e volontà su tutti noi…

©  Marie Johanne Croteau-Meurois & Daniel Meurois

traduzione di Renata Germanet